Le origini del Centro Servizi Anziani risalgono al XIX secolo

Laura Renovati, ultima erede di una nobile e ricca famiglia adriese, volle lasciare il suo notevole patrimonio per istituire una Casa di Ricovero per i poveri d’ambo i sessi di Adria.

Il testamento venne redatto il 4 maggio 1847 e solo due giorni dopo la nobildonna scomparve lasciando un patrimonio che venne valuto in circa 120.000 lire austriache.

Negli anni successivi molti altri furono coloro che lasciarono notevoli patrimoni. Per motivi legati ai fatti del 1848-1849, il progetto si avviò solo nel 1851.

Vennero acquisiti degli immobili, in cui sorse un conventino del ‘500 dei Frati di S. Girolamo da Fiesole che venne soppresso nel 1660, successivamente messo all’asta venne acquistato da Giobbe Bocchi, che poi rivendette.

Mentre l’oratorio di San Andrea rimase alla famiglia Bocchi, la quale nel 1892 lo cedette in uso perpetuo alla Casa di Ricovero.

Gli ambienti che dovevano accogliere la casa di Ricovero, vennero acquistati, restaurati e arredati con parte dei fondi della Renovati. Venne predisposto subito per 32 posti letto, anche se inizialmente ne accolse molti meno.

Il Pio Istituto venne inaugurato il 25 luglio 1852, solennizzando l’evento in Cattedrale, con un discorso di Francesco Antonio Bocchi, il cui testo venne pubblicato nello stesso anno.

Il primo Regolamento e Statuto vennero redatti solo nel 1870.

Molti saranno i lasciti da parte di adriesi, che permetteranno all’ente benefico di progredire offrendo ospitalità ad un sempre maggior numero di bisognosi.

Negli anni successivi l’edificio subirà molti piccoli ampliamenti e restauri, ma il più importante avvenne nel 1937, su progetto dell’Architetto Giambattista Scarpari, il cui stile in facciata e nella chiesetta rimane ancora oggi.